E’ molto interessante scoprire le tradizioni natalizie di altri paesi. Oggi facciamo una capatina in Islanda, dove vi è l’antica usanza di regalare libri e trascorrere la vigilia di Natale in compagnia di questi “amici” di carta depositari di storie e avventure.

Questa originale abitudine islandese si chiama “Jólabókaflóð”, e significa letteralmente “alluvione di libri per Natale”.

Gli islandesi sono grandi appassionati di libri, adorano leggere e lo fanno con piacere educando i bambini sin da piccoli ad ascoltare e raccontare storie e favole. Ma non solo: secondo alcune recenti stime, pare che in Islanda un abitante su dieci abbia già scritto e pubblicato almeno un libro.

Sarà che-come ha raccontato lo scrittore Solvi Bjorn Siggurdsson alla Bbc- «Siamo una nazione di cantastorie. Quando è buio e fa freddo, non ci rimane altro da fare se non scrivere.»

L’usanza di regalare libri a Natale e trascorrere poi la Viglia a leggerli risale al periodo del Secondo Conflitto Mondiale, durante il quale furono emanate diverse leggi che restringevano le importazioni dai paesi esteri. Solo la carta faceva eccezione, ed infatti il libro diventò il regalo più diffuso.

Il fatto che la carta potesse circolare facilmente indusse anche gli editori ad alimentare il mercato. Ogni anno le famiglie islandesi ricevono a casa un catalogo gratuito, chiamato Bokatidindi, che raccoglie tutti i libri di nuova pubblicazione.

La maggior parte degli scrittori stabilisce l’uscita del proprio libro verso la fine di Novembre, in modo da poter essere acquistato come regalo natalizio.

Il Natale Islandese è un misto di credenze popolari e folklore. Gli islandesi adorano credere nell’esistenza di gnomi, folletti, elfi e creature simili, i c.d. “hidden people”.

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