Il Natale sta per arrivare: trepidazione, anticipazione e soprattutto ansia da regali. Ogni anno si spendono grandi cifre per fare regali, spesso inutili, a parenti e amici. Nel programma satirico americano “The Late Show”, l’irriverente comico e conduttore Stephen Colbert declama con enfasi: “Finalmente arriva il Natale, un momento speciale, dove spenderemo soldi che non abbiamo per regali inutili da dare a persone che non amiamo”. In realtà è proprio così: si finisce con lo spendere più di quanto avremmo voluto e, dopo le feste, si rimane con un senso di vuoto, nell’anima e nel portafoglio.

Forse è arrivato il momento di cambiare e riscoprire il vero significato di questa ricorrenza, che è simbolo di amore e gioia, da trascorrere in compagnia delle persone che amiamo.

La vicinanza e la condivisione sono gli aspetti più importanti del Natale e perché, allora, non fare sì che questa esperienza si trasformi in un momento magico, durante il quale mettiamo a disposizione degli altri il nostro tempo e le nostre conoscenze?

Come realizzare questo piano nobile in un mondo che ha trasformato questa festività in una corsa caotica all’acquisto, in un baccanale di consumi inutili e probabilmente dannosi per l’ambiente? E’ molto più semplice di quanto si creda, perché ognuno di noi possiede competenze e capacità uniche, da regalare ai propri cari.

Per esempio, si può appendere all’albero una lettera per ogni membro della famiglia, nella quale si dichiara di voler offrire il proprio tempo a quella persona, per aiutarla nelle mansioni quotidiane, dalla pulizia della casa alla consulenza fiscale, dalle riparazioni ai consigli legali: ciascuno ha doti e conoscenze che altri non hanno.

Ricordate l’iniziativa della Banca del Tempo? Funziona esattamente così: chi partecipa offre i propri servizi e chi li richiede li scambia con le proprie capacità.

Chi ha bisogno di un consiglio legale può barattarlo con ore di baby-sitting, che deve spostare oggetti pesanti e ingombranti può trovare chi lo fa e ha i mezzi per farlo, e in cambio può cucinare i pasti per la persona che gli ha offerto il trasporto.

Il gioco può diventare divertente e stimolante, si possono creare queste dinamiche in famiglia, ma anche in un gruppo di amici, oppure a scuola, o tra colleghi di lavoro. Donando il proprio tempo con amore si regala qualcosa che ha un valore reale e non semplici oggetti che riempiono la nostra casa e spesso non incontrano i gusti di chi li riceve.

Ma se davvero non si può fare a meno di impacchettare qualcosa, un’altra bella idea è quella di creare oggetti con le proprie mani. A questo proposito, Greenpeace da qualche anno organizza un’iniziativa stupenda che si chiama “Make Something Week”. In una location suggestiva artigiani, designer e maker propongono workshop per insegnare ai partecipanti come realizzare oggetti semplici e fantasiosi con materiali già esistenti.

Il risultato è bello e originale, il procedimento coinvolgente e divertente. Si possono creare coloratissime sciarpe patchwork con tessuti che abbiamo a casa, o disassemblando capi che non utilizziamo più. Si possono decorare vasi di terracotta abbandonati da anni sui balconi con sfumature e grafiche divertenti, da riutilizzare come coprivaso. Le idee sono tante, ed è speciale, quasi magico, portare un oggetto in dono che abbia dentro la nostra fantasia e la nostra energia.

La cosa essenziale è ritrovare lo spirito natalizio investendo personalmente nei regali. Che si tratti di tempo, conoscenza o manualità, l’importante è che vengono dal nostro cuore, dal nostro ingegno e dalla voglia di far nascere un sorriso vero sul volto di chi li riceve.

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