I detti popolari antichi sono sempre molto seguiti, anche da chi ritiene di essere anticonformista e non legato alle tradizioni e ai modi di dire. Ve n’è uno particolare che riguarda il Natale e di cui vogliamo esplorare il significato in questo articolo.
Il proverbio recita: “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”. Andiamo oltre il senso puramente letterale del modo di dire e cerchiamo di cogliere quello più intimo e profondo.
Partiamo da un presupposto: il Natale in Italia è considerato il periodo dell’anno più importante, e non solo dal punto di vista strettamente religioso. Le festività natalizie rappresentano, per molti, l’occasione per trascorrere più tempo libero in famiglia, con parenti che magari non si vedono da tempo perché lontani.
Il detto popolare suggerisce di optare per il Natale in famiglia e quindi con i parenti, mentre si è liberi di scegliere con chi trascorrere le festività pasquali.
C’è chi ritiene, a giusta ragione, che la motivazione di questo proverbio vada trovata soprattutto nel clima invernale, dato che Natale cade in Dicembre e solitamente si sta di più in casa perché fuori fa freddo.
La Pasqua, invece, si festeggia nel periodo primaverile, e l’aria più mite induce ad organizzare scampagnate o gite fuori porta con gli amici più stretti.
Altra motivazione del famoso detto popolare è che, trattandosi di un modo di dire risalente allo scorso millennio, il concetto di famiglia era piuttosto sacro, andava difeso sempre e comunque. E quindi, durante le festività, vi era l’abitudine anche per le giovani coppie di restare in famiglia (e più precisamente, nella casa di lui, se la coppia era sposata).
Anche nei Vangeli, mentre rispetto al Natale si fa riferimento alla nascita di Gesù e alla sua famiglia, nel periodo pasquale si mette in evidenza l’uscita di Gesù dalla casa di origine e il suo arrivo a Gerusalemme, senza alcuna menzione dei suoi genitori.
E voi, siete soliti rispettare questo proverbio?